
In una tua intervista,
hai sottolineato come nelle gare svolte in squadra sia importante
“perdonare gli errori dei compagni”. Posso chiederti se esiste un
atteggiamento che possa favorire questa capacità?
L'atteggiamento deve
essere positivo. In una competizione quando l'errore non dipende da
te, ma dagli altri, chiaramente ti risenti o ti arrabbi. Per superare
la difficoltà del momento è, però, importante riuscire ad essere
comprensivi. Rispetto a criticare assumendo un atteggiamento
negativo, credo sia più produttivo aiutare ed essere positivi.
Questo anche quando quell'errore inficia il risultato della gara o
addirittura lo compromette.
Il trofeo Mezzalama è la
gara per eccellenza in cui queste situazioni accadono. Si presentano
per tutte le squadre, anche quelle che vincono. In questa gara di
sci-alpinismo, in cui le squadre sono formate da tre persone,
l'attimo di difficoltà, la caduta tua o del tuo compagno o la crisi,
sono cose che accadono praticamente sempre. Essendo in tre le
probabilità sono molto alte. Quando queste situazioni si verificano,
tutti i membri della squadra devono essere forti e devono avere un
atteggiamento positivo, per superare così la situazione difficile.
Ho visto molte squadre in
cui gli atleti invece di aiutare un compagno lo criticano e lo
accusano, demoralizzandolo ulteriormente. Quel compagno potrebbe
superare l'attimo di crisi e concludere bene la gara, uscendone, ma
così finisce invece per peggiorare sempre di più fino ad arrivare,
in certi casi, al ritiro.