Quali
sono i compiti dell'allenatore? Questa domanda credo sia passata
per la testa di ogni mister almeno una volta durante la carriera
sportiva.
Un aiuto per rispondere a questa domanda ci viene dato
dalla riflessione di Horoux (1953), che ha cercato di
riassumere le funzioni svolte dagli allenatori in 6 punti, Andiamo a vederli insieme:
1) Essere il
promotore della coesione del gruppo: per funzionare una squadra
ha bisogno che i propri membri si muovano nella medesima direzione e
che condividano degli obiettivi. L'allenatore è il promotore
dell'unione del gruppo e della coesione interna e gli atleti devono
percepirlo come sponsor e garante di tale unione;
2) Proporre un
modello tecnico, comportamentale, etico e morale:
un allenatore si propone ai suoi atleti come una persona che incarna ideali di gioco, che assume determinate posizioni morali ed
etiche e che si comporta in un dato modo. In tal senso si propone
come un modello. Una delle funzioni proprie dei modelli è la
replicabilità, quindi l'allenatore attraverso se stesso diffonde un
modo d'essere all'interNo della squadra;
3) Assumersi la
responsabilità decisionale: uno dei compiti dell'allenatore
consiste nel compiere delle scelte e nel prendere delle decisioni.
Oltre alla ricaduta che le decisioni prese hanno, tale aspetto
sgrava gli atleti di tale responsabilità e permette loro di potersi
concentrare unicamente sull'obiettivo da raggiungere;
4) Svolgere le
funzioni esecutive: il raggiungimento di ogni obiettivo richiede
l'identificazione di mete, di stilare un percorso da seguire,
definire un programma di lavoro da svolgere per rendere possibile
tutto ciò e un monitoraggio del processo, con eventuali correzioni.
Queste funzioni esecutive sono a carico dell'allenatore;
5) Rappresentare e
difendere la squadra nei rapporti con l'esterno: l'allenatore
oltre a svolgere delle funzioni all'interno del gruppo, tutela e
difende la squadra da minacce esterne che potrebbero danneggiare la
coesione o il raggiungimento degli obiettivi.
Un suo compito è quindi
quello di creare una barriera tra lo spogliatoio e i giornalisti,
scegliendo le informazioni che dall'interno passano all'esterno e
rielaborando le informazioni che dall'esterno si dirigono
all'interno;
6) Gestire il flusso
comunicativo tra gli atleti: in modo più o meno centralizzato,
secondo il suo stile di leadership, un allenatore può facilitare,
ostacolare o mediare la comunicazione tra due atleti della squadra.
Può ad esempio mitigare una comunicazione che minerebbe l'unione
del team o catalizzarne un'altra che promuoverebbe la spinta in
direzione del compito da raggiungere.
Questi 6 punti rappresentano quelle per Horoux sono le funzioni dell'allenatore. Chiaramente essendo un modello teorico, questa lista non è definitiva o immodificabile, ma credo possa essere utile
come spunto di riflessione.
BIBLIOGRAFIA: Horoux H “Problemèes
psychologiques actuels du leader sportif”, Travaux Soc. Med. Belg.
Ed. Phis. Et Sp.. n.7 1953
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