venerdì 10 febbraio 2017

Le 4 modalità attentive di Nideffer

Saper indirizzare la nostra attenzione, focalizzarci su stimoli corretti, per un tempo adeguato e con la giusta intensità, sono requisiti fondamentali per un atleta e uno sportivo che desidera utilizzare al meglio le proprie risorse. Altrettanto importante è deviare l'attenzione da stimoli impropri o negativi, come possono essere pensieri negativi o aspetti del contesto distraenti.

Uno dei principali modelli teorici dell'attenzione nello sport è stato sviluppato da Niddefer (1993). Questo autore individua due dimensioni fondamentali che caratterizzano l'attenzione:
  • Ampiezza: l'attenzione può essere concentrata su uno stimolo specifico (ampiezza ristretta) o può essere indirizzata su più stimoli (ampiezza ampia)
  • Direzione: l'attenzione può essere indirizzata all'interno dell'atleta (direzione interna), come pensieri o sensazioni, o indirizzata sul contesto in cui l'atleta svolge la sua prestazione (direzione esterna) ad esempio l'ambiente o gli avversari.

L'incrocio di queste due dimensioni crea un piano, organizzato in 4 aree spaziali che identificano 4 diversi stili attentivi, che di seguito vado a presentare
  • Esterno Ampio (Asses): Questi atleti sono contraddistinti da abilità nel cogliere e leggere rapidamente i cambiamenti che si verificano nell’ambiente circostante, integrando stimoli ambientali differenti. Gli atleti che posseggono questo stile sono abili leggere il gioco dell’avversario e a rispondere di conseguenza
  • Esterno Ristretto (Perform): L'attenzione viene concentrata su un unico stimolo esterno, al fine di supportare gli atleti che vanno a svolgere un gesto o un compito di grande precisione. Nell'indirizzare l'attenzione allo stimolo esterno di interesse, i possibili elementi distraenti vengono cancellati o posti in secondo piano.
  • Interno Ampio (Analyse): Questi atleti hanno la capacità di integrare stimoli interni variegati. Possono sintetizzare pensieri differenti, integrare pensieri a sensazioni fisiche, come sensazioni fisiche a stati emotivi. L'integrazione di differenti stimoli porta questi atleti ad essere abili nella decisione di strategie e soprattutto in compiti di pianificazione. Buone sono le capacità di analisi e buona è la reattività di nella risposta.
  • Interno Ristretto (Reharse): Caratterizza gli atleti che a cui viene richiesto di svolgere compiti intellettuali che richiedono attenzione focalizzata, in cui il gesto o l'attenzione è completamente direzionata ad un unico stimolo interno. Se usato positivamente questo stile attentivo è utile per rileggere e valutare l'esecuzione di un dato gesto atletico o una determinata fase di gara. Utile inoltre per trovare la massima concentrazione, dirigendo l'attenzione su un unico stimolo.
 

STRESS e PERFORMANCE ATLETICA

Edizioni: Psiconline
Autore: Cesare Picco - psicologo/psicoterapeuta e psicologo dello sport
Argomento: esistono 5 tipologie di motori mentali. Ognuno di essi ha bisogno e funziona al meglio con uno specifico livello di stress.
Conoscere il proprio motore mentale permette di comprendere cosa fare e come ottenere gli obiettivi sportivi che ci prefiggiamo.
 


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