mercoledì 21 dicembre 2016

Musica in movimento: Guns 'n Roses - Appetite For Destruction

Per il periodo natalizio sarebbe troppo scontato presentare un gruppo o un artista natalizio, ma musica adrenalinica, anfetaminica, da poter sfruttare per un'attività alla massima intensità: giusto per smaltire le fatiche culinarie, o per caricarsi dalla stanchezza (di qualunque genere) accumulata in questo periodo: parliamo di "Appetite For Destruction" dei losangelini Guns 'n Roses. Album del 1987, esordio della band, è tra i più vertiginosi esordi della storia del rock, perfetto emblema della formula sesso droga e rock'n'roll. Non amo i Guns particolarmente, ma pochi album caricano come questo, che non parla altro che di sesso, violenza, droga, eccessi, distruzione, decadenza.

"Welcome To The Jungle" apre le danze con il riff vertiginoso di Slash, e Axl Rose che dona immediatamente una delle sue migliori performance vocali di sempre. "It's So Easy" è un rock'n'roll abrasivo e sporco quanto basta, come "Nightrain": non c'è mai spazio per respirare. "Out Ta Get Me" è un urlo contro le paure, sempre a tutto volume e ritmo intenso. 

In "Mr. Brownstone" deciso è l'apporto della sezione ritmica, Duff 'Rose' McKagan al basso e Steven Adler alla batteria, e se Slash e Axl Rose sono i protagonisti principali, anche Izzy Stradlin alla chitarra non è da meno. "Paradise City" è un classico: inizia che pare una ballata, ma è un crescendo senza sosta, fino al finale al fulmicotone. Anche "My Michelle" inizia promettendosi una dolce ballata, prima di partire per un punk'n'roll vorticoso. "Think About You" conferma i Guns nella loro migliore veste, quella di un apparentemente semplice rock'n'roll sporcato di velocità punk e riff e assoli metallari. 

Da leggenda l'intro di "Sweet Child O'Mine", top dell'album, seppur più mielosa nella prima parte. Hard-rock feroce è invece "You're Crazy", da sudare anche ascoltandola sul divano. "Anything Goes" conferma la formula migliore dei Guns, riff potenti, falsetto graffiato (facile così aumentare le ottave di estensione - teoria dei detrattori di Axl Rose, me compreso), assolo. Nello stesso modo procede anche "Rocket Queen" (con in mezzo un rapporto sessuale - reale o simulato?), che ha il compito di chiudere questo album sensazionale.

Col tempo i Guns 'n Roses si sono distinti più per il loro scioglimento e una eterna promessa di reunion, ma rimane indelebile questo esordio incredibile. E poca musica ha l'energia e il vigore di questo album, davvero l'ideale per sudare ad altissime intensità.  

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