mercoledì 4 maggio 2016

Musica in Movimento: Metallica - Kill 'Em All

Volete un album realmente fisico? Qualcosa che lasci in disparte l'intellettualismo, ma che vi sparì nelle orecchie una pura e brutale violenza sonora? Eccovi accontentati con uno dei più folgoranti esordi della storia del rock, quello che ha delimitato i confini e le potenzialità del metal, ovvero "Kill 'Em All" degli americani Metallica. Album uscito nel 1983, rimane tutt'ora una prova che lascia realmente senza fiato, perfetta dunque per allenamenti a ritmi sostenuti.

Si parte con "Hit The Lights", con una semplice e geniale cacofonia strumentale, da cui emerge un potente riff di chitarra: tutti i Metallica sono qui, o meglio erano qui, ancora sbarbati, poco più che diciottenni, pieni di rabbia e voglia di emergere, con James Hatfield a urlare con la sua voce roca anche se non pienamente matura, Lars Ulrich a tenere alto il ritmo alla batteria, Cliff Burton a tenere insieme i pezzi con un basso preciso, e Kirk Hammett a donare un assolo fulminante e da storia del metal. 

La lunga "The Four Horseman" coi suoi cambi di ritmo tiene sempre alta la tensione, proponendo mille variazioni sul tema. "Motorbreath" è un per nulla nascosto omaggio ai Motorhead, fondendo in modo perfetto i riff metallici con la grezza impronta punk. 

"Jump In The Fire" gioca sempre intorno ad un ripetitivo ma trascinante riff di chitarra che non annoia mai. "(Anesthesia)-Pulling Teeth" è il momento di respiro, una canzone basata tutta per il basso di Cliff Burton che dona un assolo memorabile seppur vagamente strambo, accompagnato nella seconda parte solo da Lars Ulrich alla batteria. 

Puro heavy-metal in "Whiplash", veloce e insieme piena di cambi di ritmo. "Phantom Lord" è una bomba di energia con un intermezzo più pacato che mostra la potenzialità dei Metallica di saper suonare anche splendide ballate. 

"No Remorse" ha la particolarità di fornire immediatamente un assolo al fulmicotone di Kirk Hammett, prima dello sviluppo della canzone, un'altra cavalcata metal. "Seek & Destroy" si apre con l'ennesimo memorabile riff, e la canzone, seppur tra le meno veloci del lotto, mostra la capacità del gruppo di saper fare metal in ogni formato possibile. Con la finale "Metal Militia" arriva anche il trash-metal, il modo migliore per finire a tutta la nostra attività fisica.

Un album che ha segnato la storia del metal, e dalla potenza fisica davvero devastante.

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