La risposta alla domanda precedente è quasi scontata: allenandovi con costanza e per anni.
Uno studio dell'università di Verona, svolto dal prof. Trabucchi, dimostra infatti come i veterani dell'allenamento siano più abili nella gestione e nella sopportazione del dolore.
Misurando la soglia di tolleranza al dolore in numerosi atleti di endurace è infatti stato possibile verificare come livelli di sopportazione maggiori vengano ottenuti proprio da coloro i quali hanno una lunga storia sportiva alle spalle.
Questo non significa che non siano presenti delle differenze individuali di base e che qualcuno sia tendenzialmente più predisposto alla tolleranza al dolore, ma che una pratica sportiva costante e protratta nel tempo sia necessaria ed efficace per allenare questa competenza.
Come spiegare i risultati di questo studio? Chi pratica sport sa che piccoli infortuni, dolori articolari e muscolari, affaticamenti, ecc. fanno parte della normale vita atletica. Lo sportivo impara a convivere con questi acciacchi sia in allenamento, che in gara.
Il dolore negli anni diventa quindi in parte una costante e viene associato all'idea stessa di sport. Questo permette allo sportivo esperto di "portare" la sensazione dolore lieve sotto la soglia di coscienza e quindi di non farci caso. Se invece il livello di dolore è elevato negli anni è stato effettuato un training specifico, che il neofita non avrà maturato.
La conclusione è che in sport in cui la sopportazione al dolore è una caratteristica importante per il successo personale, il passare degli anni più che un limite diventa un fattore positivo e di ricchezza.
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