Sono due estati ormai che viaggio per il Madagascar per vacanze e per lavoro.
Attualmente è in atto una riforma che promuove un maggiore accesso all'educazione per tutti i bambini, anche se con difficoltà fisiche o mentali. Lavorando con presidi e insegnanti cerco quindi di favorire questo processo di inclusione sociale.
Le esperienze umane e personali vissute mi hanno portato a conoscere meglio la cultura malgascia, una cultura ricca e fondata sulla socialità delle persone.
In Madagascar è difficile definire chi sono, senza considerare la mia famiglia, il mio villaggio, il mio popolo e i miei antenati. Ogni persona porta con sè un gruppo, ogni persona è un gruppo. Per questa ragione la cultura del Madagascar ha maturato molti proverbi che rendono bene l'importanza di quanto sia importante lo stare insieme e il lavorare insieme per raggiungere un obiettivo.
Vorrei presentarvi una lista di proverbi, che ho raccolto svolgendo delle giornate di formazione con le mie colleghe Chiara Caravà e Chiara Dragoni. Credo che questo sapere possa essere molto utile agli allenatori o ai direttori sportivi che lavorano con delle squadre.
L'individualismo e i protagonismi sono spesso frequenti all'interno degli spogliatoi o sui campi da gioco, finendo per danneggiare il buon andamento di una gara o addirittura di una stagione intera. Proporre alla proprio team un proverbio o uno slogan che permetta di visualizzare la coesione di gruppo e l'importanza dello stesso credo sia un passaggio importante.
Ecco i proverbi del Madagascar:
- Il pensiero di tutti può vedere lontano, il pensiero di uno rimane vicino ad una pentola
- Per attraversare un fiume pieno di coccodrilli è meglio essere insieme a altre persone
- Non basta un dito per uccidere una pulce
- Un cane non può attraversare uno stormo di uccelli
- Uniti siamo come un sasso, separati siamo sabbia
- Un uccello non può volare solo con un ala
- Non puoi costruire una casa se sei solo
- Non è solo un mio dovere ma è un dovere di tutti
Se cercherete di far affiorare alla mente proverbi con il medesimo scopo italiani scoprirete quanto la nostra cultura sia povera sull'importanza del gruppo (es: l'unione fa la forza; uno per tutti, tutti per uno), mentre non avrete difficoltà a trovare proverbi che favoriscono l'individualismo e promuovono il lavoro individuale (es: chi fa da se fa per tre, meglio soli che mal accompagnati, chi va con lo zoppo impara a zoppicare, ecc.)
Leggete quindi il proverbio del Madagascar che più sentite vostro e che più si adatta alla squadra di cui fate parte o che allenate e cercate di farlo entrare nel linguaggio comune e quotidiano. Questo permetterà di favorire la creazione di uno spirito di gruppo e un pensiero di gruppo, che permetta agli atleti di percepirsi non solo come sportivi, ma come squadra. In momenti particolarmente delicati di un match in cui percepirete il rischio che l'unione del gruppo sia in pericolo, potrete ripetere questo proverbio andando invece a solidificare i legami tra gli atleti.
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