venerdì 3 giugno 2016

Perchè mi piacciono gli sport estremi

Nel mondo sportivo, le preferenze rispetto alle attività praticabili sono molto eterogenee. Alcuni si rivolgono ad attività rischiose come paracadutismo, parapendio, downhill, free climbing, motociclismo, mentre altri scelgono sport a bassa componente di rischio come il curling o gli scacchi.

La scelta di un determinato sport e il livello emozionale ad esso associato è molto spesso influenzata da una disposizione personologica alla ricerca di adrenalina e di sensazioni, in letteratura definita come "Sensation Seeking" (Zuckerman, 1971). Alcuni persone infatti, i Sensation Seeker (ricercatori di sensazioni), necessitano un livello decisamente più elevato di sensazioni e di emozioni e per questa ragione li cercheranno attivamente per soddisfare questa loro fame di stimolazione (Berne,1971).

Come se esistesse una vera e propria fame di stimolazione, alcune persone necessitano di mangiare di più e altre di mangiare di meno. Proseguendo con questa metafora alimentare, alcune persone hanno uno stomaco largo mentre altri uno decisamente più piccolo. I Sensation Seeker avendo uno stomaco largo hanno una grande fame di stimolazione e sceglieranno quindi attività sportive in grado di soddisfare questo bisogno.

In considerazione di questo aspetto di personalità, possiamo comprendere come alcuni atleti si rivolgano verso determinati sport, non praticando attività affini. Ad esempio la la corsa su strada e il trail running hanno molti aspetti comune, a partire dal gesto atletico, ma anche molte differenze. Nel trail running sono presenti le salite e le discese.

Se un podista non è un Sensation Seeker preferirà la corsa su strada, più sicura e ripetitiva, mentre se la componente emozionale è ricercata si rivolgerà al trail in cui in discesa potrà fare una scorpacciata di arenalina e sensazioni.

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