venerdì 12 febbraio 2016

Come comprendere lo status di un giocatore all'interno di una squadra

Accanto ai ruoli di cui si compone una squadra (calcio: terzino, mediano, punta; basket: playmaker, pivot; ecc.) in ogni team esiste una strutturazione su più livelli, che va a delineare una vera e propria gerarchia. Alcuni giocatori occupano posizioni di maggior rilievo, desiderabili, con funzioni decisionali e che implicano un rispetto notevole da parte dei compagni. Altri occupano invece posizioni meno ambite e ai margini della scala gerarchica.

Come in un'azienda, e come in ogni gruppo, anche la vita di una squadra è contraddistinta dalla gerarchia. La posizione che un atleta occupa in tale scala gerarchica e la valutazione di prestigio, che di essa ne viene data è definita come Status (Schilligo, 1973).

Come scoprire però quale posizione occupa un giocatore all'interno di una squadra? Esistono due diverse possibilità che vi proponiamo:

  • Tecniche osservative: concentrando la nostra attenzione sul comportamento non verbale dei membri di una squadra, potremo notare come alcuni di essi tendano a mantenere una postura eretta, occupando molto spazio, mantenendo il contatto visivo più a lungo, a parlare con voce ferma. A livello verbale tendono a parlare più spesso degli altri e a ricevere più comunicazioni dai compagni, oltre ad esprimere pareri e giudizi, permettendosi di interrompere i turni verbali altrui. Questi comportamenti sono solitamente associati ad uno status più elevato, mentre se si presentano con minore frequenza possono lasciare intuire uno status inferiore (Harper 1985)
  • Tecniche di indagine: accanto ad un'analisi svolta attraverso l'osservazione è possibile usufruire di strumenti testistici o di procedere con un'indagine attraverso domande e risposte (Palmonari, 2002). Uno strumento di analisi molto diffuso e conosciuto è il sociogramma di Moreno. In modo meno strutturato è comunque possibile procedere domandando ai propri giocatori, in modo anonimo, chi secondo loro è il più popolare all'interno dello spogliatoio, il più influente e il più capace. Da questa indagine emergerà una gerarchia dove alcuni giocatori occuperanno ruoli apicali, mentre altri via via occuperanno ruoli di status più basso.
Lo status all'interno di una squadra non è però immutabile, può essere cambiato, e spesso è importante lavorarci attivamente per produrre dei cambiamenti utili a realizzare i bisogni della squadra. Come fare? Ne parleremo nel post della prossima settimana!


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BIBLIOGRAFIA:
Harper R.G. (1985) Power, dominance and non verbal behavior, New Yoek, Springer-Verlag.
Palmonari A. (2002), Psicologia sociale, Bologna, Il Mulino.
Schilligo P. (1973), Dinamica di gruppo, Torino, SEI.

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