venerdì 30 settembre 2016

Ansia e sport - l'ansia di tratto competitiva


L'ansia viene normalmente identificata con uno stato di stress negativo, associandola ad un vissuto di tensione, apprensione, paura, inquietudine e di iper-attivazione fisica, cognitiva e comportamentale. 

A livello teorico si è soliti caratterizzare l'ansia in relazione alla sua durata e a fattori situazionali, suddividendola in: "ansia di stato" e "ansia di tratto".
  • Ansia di stato: vissuto transitorio di ansia, connesso all'insorgenza di uno stimolo specifico o al verificarsi di una situazione particolare;
  • Ansia di tratto: aspetto relativamente stabile, connesso alla strutturazione della personalità. Si manifesta come la tendenza a percepire come pericolosi o minacciosi gli stimoli esterni, in parte indipendentemente dalla loro effettiva pericolosità.

giovedì 29 settembre 2016

Libreria dello sport: Juliet Macur - The Fall. Ascesa e caduta di Lance Armstrong

Chi è l'autore: Juliet Macur, giornalista e reporter sportiva per il New York Times


Di cosa parla: il libro ripercorre la carriera di Lance Armstrong, dai successi sportivi alla scoperta dell'incredibile giro di uso di sostanze proibite e raggiri politici ed economici. Scritto con taglio da giornalismo d'inchiesta, risulta però scorrevole e facilmente accessibile.



A chi può interessare: a chi non ha paura di disilludersi sul ciclismo degli anni di Armstrong, e del professionismo sportivo esasperato in generale.



ARTICOLO A CURA DI:

mercoledì 28 settembre 2016

Musica in Movimento: Nick Cave And The Bad Seeds - Murder Ballads

È nelle sale cinematografiche in questi giorni il documentario di Andrew Dominik, “One More Time With Feeling”, incentrato su Nick Cavela lavorazione dell’album Skeleton Tree”, fortemente influenzato dalla tragica scomparsa del figlio 15nne nel luglio 2015. Ero intenzionato a proporre questo suo lavoro, intenso, profondo, bellissimo, ma forse un po’ troppo “pesante” da ascoltare durante un’attività fisica. Quindi, tra i tantissimi capolavori della incredibile e camaleontica carriera del grande cantautore australiano, opto per Murder’s Ballad, sorta di summa tra il proto-punk anni ’80, ossessivo, ossessionato, drammatico, e la successiva tappa più melodica, fatta di canzoni malinconiche che hanno caratterizzato i suoi anni 2000. C’è violenza, tantissima violenza in questo con album del 1996 che racconta di omicidi, killer psicopatici e tragiche e morbose storie d’amore finite tragicamente, ma anche melodia, creando ossimori dal fortissimo impatto. Insomma, non si salta a ballare, ma l’incedere è continuo, adatto per accompagnare ritmi medi.

martedì 27 settembre 2016

Legami: Zanardi e le Torri Gemelle

L’origine, lo sviluppo, la fine e la rinascita. Le stesse tappe, gli stessi anni, le coincidenze di due storie che si snodano tra gioia e dolore,lasciando una lacrima che scende dagli occhi umidi, una cicatrice sul cuore, ma un sorriso sulle labbra, tese verso l’alto, a caccia di una nuova impresa.

Alex Zanardi e le Twin Towers, quando la fine non è altro che un nuovo inizio.



Parallelismi.


1966: La genesi.

Il 5 Agosto, a Manatthan viene posata la prima pietra per la costruzione del World Trade Center, un complesso che avrebbe dovuto ospitare i due edifici più alti del mondo, le Twin Towers. La New York degli anni 60’ viveva nel pieno del suo lento declino. Lotte razziali, le Pantere Nere e l’inesorabile crollo dei muri che dividevano chi era diverso, mentre l’Unione Sovietica, dall’altra parte del globo, rimaneva immobile, gelida. Lo spauracchio atomico della fine. 

79 giorni dopo, il 23 Ottobre, a Bologna, Anna e Dino davano alla luce loro figlio, Alessandro. La città in fermento per il calcio, negli anni d’oro, sportivamente parlando, della cittadina emiliana.



lunedì 26 settembre 2016

Dialogo col campione - Marco Zanchi

Marco Zanchi è un runner specializzato nei Trail e nelle ultradistanze.

Marco Zanchi sta vivendo una stagione agonistica eccezionale, coronata dalle prestazioni alla Lavaredo Ultra Trail e all'Ultra Trail du Mont Blanc.

Attualmente Marco Zanchi è in sesta posizione nell'Ultra Trail World Tour Rankings, oltre ad essere primo italiano in classifica






Dal punto di vista mentale credi ci siano delle caratteristiche che differenziano l'ultratrailer elite dal normale amatore? Se si quali?

Secondo me, no. Gli aspetti mentali, la capacità di resistere alla fatica e la motivazione credo siano indipendenti dalla velocità con cui un atleta conclude una gara. Questi elementi ognuno va a cercali dentro di sé. Non importa che tu sia un top runner, un elite o un tapascione.
A livello mentale credo che l'impegno richiesto da una gara sia sempre il medesimo e così vale anche per la capacità di reagire in situazioni delicate. Anzi, secondo me è più frequente che molli di testa un atleta d'elite quando percepisce di non essere in grado di competere con i propri rivali. Queste condizioni rendono più fragile l'atleta elite. Un amatore ha come unico scopo terminare la gara e il suo rivale è il traguardo e questo, forse, lo rende più forte.

venerdì 23 settembre 2016

Le strategie di self-handiccaping nello sport


Poco prima di una competizione vi è mai capitato sentire un atleta presentarsi dicendo "in questo periodo mi sto allenando poco e male?", "sono sotto antibiotici, non sono stato molto bene negli ultimi giorni", "non sono molto riposato, mio figlio non mi sta proprio facendo dormire"? Se la risposta è si sapete di cosa si tratta il self-handicapping.

Berglas e Jones (1978) furono i primi ricercatori a parlare di self-handicapping, definendolo una strategia di presentazione volta alla protezione del sè e della propria autostima. Secondo questi autori, grazie al self-handicapping una persona crea, a monte, le condizioni per poter imputare un possibile fallimento o insuccesso a cause esterne o un possibile successo a cause interne. 

giovedì 22 settembre 2016

Libreria dello sport: Stefano Ruzza - Fortefragile

Per questa settimana proponiamo in modo leggermente anomalo il consiglio letterario.
Uno dei co-autori del blog di Psiche&Sport, Stefano Ruzza, ha scritto un romanzo, "Fortefragile", incentrato su sport e doping, con i risvolti personali e psicologici di uno sportivo di alto livello in costante lotta contro i propri demoni e gli avversari.
Il romanzo, scritto sotto forma di finta autobiografia, racconta la storia di Marco Ferri, ex ciclista, che a seguito di alcune vicende cede alla tentazione del doping. Dopo essere stato trovato positivo ad un test e aver attraversato un periodo difficile, cerca riscatto nuovamente nello sport. Il tutto per arrivare ad uno scopo finale.

ECCO I LINK PER ACQUISTARE IL ROMANZO:

http://www.lulu.com/shop/stefano-ruzza/fortefragile/paperback/product-22860957.html

http://www.lulu.com/shop/stefano-ruzza/fortefragile/ebook/product-22860972.html