Circa una settimana fa la fortissima tuffatrice italiana Tania Cagnotto ha dichiarato di essere seguita da uno psicologo sportivo, che le insegna alcune tecniche di rilassamento da utilizzare sul trampolino.
Questa dichiarazione è stata sintetizzata dai giornali nell'affermazione "per vincere serve lo psicologo". Leggendo questo titolo mi sono domandato se per vincere serva veramente lo psicologo e quanto sia importante il ruolo dello psicologo in ambito sportivo.
Un elemento che penso contraddistinguermi credo sia l'onestà intellettuale. Fatico a mentire a me stesso e nel cercare di rispondere a questa domanda l'unica risposta possibile che sono riuscito a darmi è "dipende".
Sono però certo che ogni professionista che risponda in modo differente non abbia veramente a cuore le persone con cui collabora e che abbia principalmente un'interesse economico nell'avviare nuove opportunità professionali, a scapito di un'interesse genuino nell'ottenimento di risultati di valore.