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giovedì 27 aprile 2017

Musica in Movimento: Genesis - The Lamb Lies Down On Broadway

La musica progressive non è mai stata considerata per tutti, e potrebbe non sembrare tale nemmeno per essere ascoltata durante un’attività sportiva. Eppure, nell’ecclettismo, nelle dinamiche, nelle strutture e nelle melodie di questa genere musicale in piena evoluzione nei primi anni ’70, si possono nascondere non pochi utili preziosi aiuti per accompagnare lo sport, oltreché, naturalmente, allargare i propri orizzonti musicali e ammirare le perfette esecuzioni strumentali. I Genesis sono da considerarsi trai i gruppi più importanti di quel periodo musicale, e il leader del loro primo periodo, Peter Gabriel, tra i migliori esponenti della musica pop-rock a livello assoluto. Tanti sono stati gli album degni di nota, direi tutti i loro primi 6 album, escluso il primo, ma il più importante e forse utile per il nostro obiettivo è proprio l’ultimo di questi, “The Lamb Lies Down On Broadway”, del 1974, che rappresenta anche l’ultimo lavoro di Gabriel con il gruppo. Ed è proprio Peter Gabriel ad essere l’assoluto protagonista dell’album doppio (della durata di oltre un’ora e mezza), inventore del soggetto del concept e autore di quasi tutti i testi.

mercoledì 15 febbraio 2017

Musica in Movimento: King Crimson - Discipline

Non potevano mancare tra i consigli musicali i capostipiti del rock-progressive britannico, i King Crimson, tenuti in vita nel corso della loro storia da Robert Fripp, l’unico vero Re Cremisi, demiurgo e ispiratore principale della band, Sole intorno a cui hanno girato alcuni tra i migliori musicisti di alt/prog-rock a partire dal 1969. Proprio nell’esordio del ’69 i King Crimson hanno dato vita all’album progressive per antonomasia, “In The Court Of The Crimson King”, capolavoro entrato di diritto nella storia della musica. Ma se all’interno di “In The Court” era presente un romanticismo barocco (illuminato dalle poesie di Peter Sinfield e dalla meravigliosa voce del compianto Greg Lake), e nei successivi lavori spiccavano ora romanticismo minimalista (“Islands”), ora sperimentazione sonora (“Larks’ Tongues In Aspic”), ora impressionismo espressivo (“Red”), è con “Discipline”, del 1981 (dopo 7 anni di silenzio), che Robert Fripp e compagni offrono spunti adatti anche agli sportivi, per le ritmiche dinamiche, sebbene originali e di non sempre facile assimilazione.

mercoledì 8 febbraio 2017

Musica in Movimento: Soundgarden - Superuknown

È uno dei grandi capolavori della Seattle di inizio anni ’90, centro del mondo del rock alternativo grazie a Nirvana, Pearl Jam, Alice in Chains e, naturalmente, Soundgarden, gruppi sul trono del grunge, il cui tragico finale coincide con lo sparo che nell’aprile del ’94 portò via Kurt Cobain, il proprio (involontario, ma fin troppo consapevole) portavoce; fu proprio nel marzo del 1994, che i Soundgarden fecero uscire questo capolavoro, il monumentale “Superuknown”, colonna sonora della fase terminale della scena di Seattle. 

Dopo lavori in cui coincidevano hard rock, psichedelia, metal con ritmiche innovative, dal taglio scazzato e nichilista tipico del grunge, in “Superuknown” completarono il loro percorso, aggiungendo melodie (mai banali e scontate), pulendo leggermente il suono, smussando gli spigoli, e regalando il meglio della loro produzione musicale. Scontato dire che l’energia dell’album potrà fare al caso nostro.

mercoledì 1 febbraio 2017

Musica in Movimento: Ligabue - Buon compleanno, Elvis!

Bè, sì, era da inserire anche lui nei consigli musicali, perché in fondo proprio schifo schifo non facevano i suoi primi album, e anche se poi nel tempo non ha fatto altro che ripetersi o tentare strade non propriamente nuove, quello che ha fatto Ligabue con “Buon compleanno, Elvis!” non è stata poca cosa nella storia della musica italiana. Uscito nel 1995, ha superato il milione di copie vendute, che a memoria non so se sia più stato ripetuto in Italia, e non credo potrà avvenire ancora.

All’interno dei nostri confini c’è anche la convinzione che un buon pop-rock possa essere fatto solo all’estero, che in Italia possa esistere solo musica leggera di qualità scadente in contrapposizione al rock indipendente, e nient’altro. A dirla tutta, Ligabue, non è poi così lontano, musicalmente parlando, a Bruce Springsteen, per stile, genere, tematiche dei testi, vicinanza ai giovani “buoni” contro il resto del mondo “cattivo”, tutto in una semplicità a volte imbarazzante, ma capace di arrivare al cuore di milioni di persone, e per quanto riguarda il nostro paese, si tratta pur sempre di oro colato rispetto alla media della musica di successo italiana.

mercoledì 25 gennaio 2017

Musica in Movimento: Queens Of The Stone Age - Songs For The Deaf

Ripartiamo con un album essenziale degli anni 'zero', un lavoro semplice ma allo stesso tempo ricercato e originale, uno dei migliori del primo decennio di millennio, perfetto per dare ritmo ed energia: parliamo di "Songs For The Deaf" dei Queens Of The Stone Age.

Uscito nel 2002, l'album è una sorta di concept giocato in modo ironico, riconoscibile fin dall'introduzione: un uomo entra in auto e accende la radio, cercando poi le stazioni durate il viaggio nel deserto americano. Spesso all'inizio o al termine delle canzoni sono presenti gli intermezzi (quasi sempre ironici dei fittizi presentatori radiofonici.
Dopo il minuto di introduzione, parte il viaggio con la potete e urlata "You Think I Ain't Worth A Dollar, But I Feel Like A Millionaire". Sono già chiare le intenzioni del gruppo capitanato da Josh Homme, alle cui dipendenze torna dietro la batteria nientedimeno che Dave Grohl (Foo Fighters e ex Nirvana), che in "No One Knows" dona tutta la propria maestria per questa perla, tra le migliori rock-song degli ultimi 20 anni, giocata sempre tra ironia e furia rock. 

mercoledì 21 dicembre 2016

Musica in movimento: Guns 'n Roses - Appetite For Destruction

Per il periodo natalizio sarebbe troppo scontato presentare un gruppo o un artista natalizio, ma musica adrenalinica, anfetaminica, da poter sfruttare per un'attività alla massima intensità: giusto per smaltire le fatiche culinarie, o per caricarsi dalla stanchezza (di qualunque genere) accumulata in questo periodo: parliamo di "Appetite For Destruction" dei losangelini Guns 'n Roses. Album del 1987, esordio della band, è tra i più vertiginosi esordi della storia del rock, perfetto emblema della formula sesso droga e rock'n'roll. Non amo i Guns particolarmente, ma pochi album caricano come questo, che non parla altro che di sesso, violenza, droga, eccessi, distruzione, decadenza.

"Welcome To The Jungle" apre le danze con il riff vertiginoso di Slash, e Axl Rose che dona immediatamente una delle sue migliori performance vocali di sempre. "It's So Easy" è un rock'n'roll abrasivo e sporco quanto basta, come "Nightrain": non c'è mai spazio per respirare. "Out Ta Get Me" è un urlo contro le paure, sempre a tutto volume e ritmo intenso. 

mercoledì 14 dicembre 2016

Musica in movimento: Sonic Youth - Daydream Nation

Pochi gruppi hanno saputo suonare e cantare il disagio giovanile dell'America reaganiana degli anni '80, inglobando le tendenze che si stavano affacciando (il grunge) sulle ceneri dei tentativi rivoluzionari (il punk) e dello sperimentalismo d'avanguardia (la musica dissonante e/o l'industrial), come i newyorkesi Sonic Youth. Il loro "Daydream Nation", del 1988, ha rappresentato uno spartiacque del rock Made in USA, ma sarebbe riduttivo citarlo solo per questa qualità. È un album fondamentale in cui il quartetto ha saluto districarsi al meglio tra le loro sonorità distorte tipiche del noise (di cui rimangono i massimi esponenti), melodie perfettamente digeribili anche da orecchie non troppo abituate a suoni atonali, e, soprattutto per chi fa sport, pulsioni ritmiche intense e costanti.

martedì 29 novembre 2016

Musica in Movimento: Black Sabbath - Paranoid

Torniamo a riproporre un po' di rock che ha fatto storia. Parliamo di un gruppo e di un album che hanno aperto la strada all'heavy metal, anzi, rimane forse il capostipite del genere: ecco i Black Sabbath e il loro "Paranoid". Uscito nel 1970, imperniato di misticismo (talvolta con riferimenti al limite del satanismo), con i sui cambi di ritmo, la chitarra tagliente e un base ritmica sempre intensa, è un album perfetto per accompagnare allenamenti vari.

Si apre con le sirene di "War Pigs", brano antimilitarista della durata di quasi 8', riff tanto semplici quanto fenomenali di Tony Iommi, la voce allucinata di Ozzy Osbourne, la batteria mirabolante di Bill Ward, il basso pulito e ovattato di Terry Geezer Butler. Breve cavalcata rock è la titletrack "Paranoid", con un riff da leggenda, un brano che più o meno ogni gruppo metal al mondo ha inserito nel proprio repertorio di cover. 

mercoledì 16 novembre 2016

Musica in Movimento: Negrita - Reset

Non poche persone mi hanno parlato del bisogno di un conforto di una musica cantata in italiano per superare delle crisi o delle difficoltà, cosa ancora più comprensibile se si gareggia all'estero e per ore si sentono solo lingue straniere. I Negrita sono uno dei gruppi rock italiani più conosciuti, che nel 1999 con "Reset" raggiunsero il successo definitivo nel territorio nazionale. "Reset", quarto album della band, oltre a questo pregio "consolatorio", ha anche una gran forza esplosiva, intervallata da momenti più dolci e melodici, mix perfetto per ogni attività.

Si parte col riff di chitarra di Enrico Salvi che duetta con la voce di Paolo Bruni (per tutti semplicemente Pau) nel ritornello di "Mama Maé", pezzo ormai classico del rock nostrano, un inizio col botto. "Negativo" nel suo incedere sincopato non molla mai il passo, donando grande energia nel fervore elettrico. 

mercoledì 2 novembre 2016

Musica in Movimento: Hüsker Dü - Zen Arcade

Tutto l'hardcore, o tutto il punk, o estendendo ancora di più, tutto il rock, si potrebbe dividere in un pre e post "Zen Arcade", capolavoro del 1984 degli americani Hüsker Dü. Perché tutto ciò? Semplicemente perché con questo album hanno mostrato tutte le enormi potenzialità dell'hardcore, non solo canzoni urlate e iper veloci su basi strutturali di 3 accordi, ma sonorità ricercate, continui cambi di umore e di ritmo, senza tralasciare un certo gusto per la melodia, mai banale e mai eccessiva, facendo da precursori al noise degli Sonic Youth e al grunge dei Nirvana, il tutto con un lavoro che rappresenta un vero e proprio concept-album, ovvero la storia di un ragazzo che lascia casa per vivere da solo, con tutte le sue vicissitudini. E non si può non consigliarne l'ascolto a tutto volume per accompagnare intense attività fisiche.

mercoledì 21 settembre 2016

Musica in Movimento: The Who - My Generation

È in Tour in questo periodo uno dei gruppi storici della storia del rock, che non credo di esagerare dicendo si giochi il podio dietro solo a Beatles e Rolling Stones: sto parlando degli Who (o The Who, per essere più precisi). Non ho mai amato particolarmente le esibizioni rockettare di 70enni, specialmente quando si tratta di reunion con 2 soli superstiti su 4, ma se parliamo del gruppo e della sua musica, bè, gli Who continuo ad amarli.

La loro influenza nella storia della musica è stata decisiva: dal primo concept-album "Tommy" (più o meno primo, ma diciamo il primo sotto forma di opera rock), al manifesto Mod di "Quadrophenia", attraverso esibizioni incendiarie e che hanno ispirato non poco (di sicuro anticipato) il punk anni '70. Nel consigliare un album per accompagnare allenamenti o gare, opto per il loro album di esordio, "My Generation", del 1965. Certo, quella generation non era quella di ora, ma in quanti continuano ad identificarsi in quella, di generazione, piuttosto che nelle ultime...

mercoledì 14 settembre 2016

Musica in movimento: Korn - Issues

Korn. Ecco, spariamo subito il gruppo questa settimana. "Issues" l'album. 1999 la data. Genere? Crossover, o nu-metal. O altro. Rimane per me uno dei migliori lavori degli anni '90, l'ultimo grande album del quintetto americano (diventato poi quartetto). Certo il loro esordio (l'omonimo "Korn") fu fulminante, ma questo insieme di canzoni, il quarto della loro carriera, è decisamente il più completo, il più ispirato, e perché no, il più adatto alle nostre necessità sportive, tra continue variazioni di ritmi e intensità.

Si parte con la breve "Dead", pessimista come poche, con la cornamusa suonata da Jonathan Davis, cantante e leader del gruppo, il giusto approccio prima di "Falling Away From Me", con i giochi di sonorità lievi ed oscure delle strofe e dei momenti strumentali, e il ritornello esplosivo grazie alla voce di Davis che si mostra subito in tutta la sua grandezza, capace di passare da sofferti sospiri, ad un cantato allucinato e psicotico, fino all'urlo che penetra fino nelle viscere dell'ascoltatore. "Trash" continua sulla stessa falsariga, con le chitarre di Brian "Head" Welch e di James "Munky" Shaffer a creare labirinti sonori in cui si rincorrono a vicenda le loro sei corde. 

giovedì 14 luglio 2016

Musica in movimento: Neil Young - Rust Never Sleeps

In questi giorni è in tour in Italia uno dei grandi della storia della musica, una vera leggenda vivente: Neil Young. Recentemente ha avuto grande successo Bruce Springsteen con le sue date nel nostro paese, altro grande della storia del rock americano, di maggior presa sul pubblico, quindi per questo più famoso del loner canadese, che invece ha dalla sua parte una ben maggior influenza sugli altri musicisti nordamericani, e in generale di tutto il mondo, al pari di Bob Dylan (non a caso Young è uno dei più coverizzati insieme a Beatles e Dylan).

È stato difficile scegliere un suo album da consigliare durante l'attività sportiva, talmente tanti i capolavori della sua carriera, spesso costellati da ballate intimiste e canzoni malinconiche ("After The Gold Rush", "Harvest", "Zuma", "Tonight's The Night", "American Stars'n' Bars" - con le sublimi ed irripetibili "Will to Love" e "Hurricane" -, e tanti altri). "Rust Never Sleeps", uscito nell'estate del 1979, può essere riconosciuto come uno dei più adatti, soprattutto per un'attività da svolgere in progressione di intensità, grazie alla divisione tra la prima parte acustica e pacata, e la seconda più rock e tirata.

mercoledì 6 luglio 2016

Musica in Movimento: The White Stripes - Elephant

Po-popopo-popo-po... Basta leggere o sentire questo sillaba infantile che subito viene richiamato alla memoria un evento di 10 anni fa: i Mondiali di calcio vinti dall'Italia. Quel tormentone, diventato un coro tipico di quasi ogni stadio nazionale e non, venne preso "in prestito" dalla canzone di maggior successo degli White Stripes (duo americano: Jack White, chitarra, pianoforte e tastiere, e Megan White, batteria e seconda voce), "Seven Nation Army", singolo di traino dell'album "Elephant"

A parte quel riff di basso e chitarra che ormai ha riempito le orecchie in modo tale da far venire la nausea al solo bisbiglio, la musica del duo di Detroit fatta di una commistione di rock'n'roll, hardrock, blues, punk, folk, garage, grunge, è anche ottima come accompagnamento per allenamenti con variazioni di ritmo.

mercoledì 22 giugno 2016

Musica in. Movimento: Franz Ferdinand - You Could Have It So Much

Chitarre rock per far ballare? Si può, soprattutto se ci si chiama Franz Ferdinand. No, non l'arciduca d'Austria il cui assassinio scatenò la Prima Guerra Mondiale, ma il gruppo scozzese esploso a inizio 2000. Anche se sarebbe riduttivo indicarli come autori di musica solo per far ballare. Sanno comporre, suonare, far divertire, ma anche riflettere. E di certo sono adattissimi come sottofondo musicale per sforzi intensi.

Il loro secondo album, "You Could Have It So Much", del 2005, è pieno di grandi singoli di successo, di ritmiche intense e melodie profonde, variazioni di ritmo che possiamo sfruttare al meglio.

Si apre con "The Fallen", ritmo trascinante, ma si può anche ben notare la voce di Alex Kapronos, decisamente ispirata dalla new wave, eppure ben personalizzata e perfetta per il contesto. "Do You Want To" è senza dubbio ballabile, se non proprio da discoteca, diciamo più britannicamente da dancefloor: la batteria di Paul Thomson dà il tempo, il basso di Bob Hardy pompa, e le chitarre di Kapranos e McCarthy fanno il resto, per questa canzone che è tra i loro più grandi successi. 

mercoledì 25 maggio 2016

Musica in Movimento: Muse - Absolution

Reduci da 6 date consecutive al Forum di Assago, i Muse proseguiranno a portare in giro per il mondo il loro rock barocco, sempre più commerciale, sempre più fanfarone, a tratti persino un po' kitsch, dopo aver preso, anni fa, la parte sbagliata in un bivio dal quale tantissimi amanti del rock sognavano un futuro radioso. 

Il futuro radioso i 3 musicisti britannici lo hanno avuto, hanno riempito stadi, venduto milioni di copie, vinto miriadi di premi, lontani però dai primi due album con cui sorpresero il mondo e diedero di nuovo speranza e vitalità a chi credeva che ci fosse ancora poco da dare nel mondo della chitarra elettrica. Dopo "Showbiz" e "Origin of Simmerty", oltre all'album di live e b-sides "Hullabaloo", tutti aspettavano con trepidazione il loro terzo album in studio, quello della consacrazione. Fu invece la loro prima strizzatina d'occhio al pop più orecchiabile e di facile approccio, pur con la loro destrezza strumentale e compositiva. "Absolution", uscito nel 2004, è stato lo spartiacque della loro carriera, un po' più accessibile dei due predecessori e un po' più ricercato e fresco dei successivi. Nel suo continuo passaggio tra canzoni rock spinte e ballate intimiste, rimane ottimo e gradevole da ascoltare durante lo sport, grazie alle numerose variazioni di intensità.

mercoledì 23 marzo 2016

Musica in Movimento: Patti Smith - Horses

John McEnroe è senza dubbio uno dei più grandi tennisti di tutti i tempi, famoso per la sua genialità e la sua irrequietezza. Bè, forse non tutti sanno che è anche un chitarrista rock. Certo non ha lasciato segni indelebili come musicista, semplice passione extra tennistica, ma immerso nella musica ci vive comunque, dato che è sposato con Patty Smyth, cantante americana. Trattasi di Patty Smyth, e non la ben più famosa Patti Smith, senza le y. In ogni caso, con un volo pindarico, si può ben parlare proprio di Patti Smith, la poetessa del rock. La sua furia artistica nella seconda parte degli anni '70 sconvolse la storia del rock, ridando energia e vitalità, proprio quello che può trasmettere ascoltandola in sottofondo durante lo sport.

Il suo esordio avvenne nel 1975 con l'album "Horses", ed è stato uno degli esordi più folgoranti del rock.

mercoledì 25 novembre 2015

Musica in movimento: U2 - The Joshua Tree

Mi è capitato spesso di leggere in interviste o curiosità su atleti di ogni sport, trovare tra le musiche preferite gli U2. E in effetti, come dare torto? Sono stati tra i migliori gruppi degli anni '80, capaci di coniugare originalità e qualità ad accessibilità e vendite. Negli anni sono arrivati ad essere uno dei gruppi più importanti e famosi del mondo, passando tra momenti ancora ispirati ad altri di eccessiva retorica. Quello che è probabilmente il loro migliore album, "The Joshua Tree", del 1987, è anche ottimo da ascoltare durante un'attività fisica.

L'apertura dell'opera del gruppo irlandese è da storia del rock e non solo. L'organo etereo che lentamente cede il passo agli echi della chitarra di The Edge, e poi la batteria di Larry Mullen e il basso di Adamo Clayton a imporre il ritmo, primo dell'ingresso della voce unica di Bono Vox.


Eccola, "Where The Streets Have No Name". Testo e melodia epici, chitarra a svolgere compito di accompagnamento melodico e ritmico insieme, tutto perfetto per correrci sopra ad alti ritmi. La successiva "I Still Havent't Found What I Looking For" ha poco da invidiare, con Bono al suo meglio, e il gruppo a creare una meravigliosa atmosfera immaginifica, adatta comunque a mantenere una certa andatura

mercoledì 11 novembre 2015

Musica in Movimento: Arctic Monkeys - Humbug

I giorni precedenti l'Ultra Trail du Mont Blanc, la più famosa gara di ultratrail al mondo, tra gli stand di questa vera e propria fiera del trail, alcuni fortunati hanno assistito alla performance chitarristica di quello che poi è stato il dominatore di questa edizione, il francese Xavier Thevenard. Accompagnato dal fratello alla batteria, si è esibito in un assolo di classicissimo rock'n'roll. Vedendolo nei video i giorni successivi alla corsa, si poteva notare la totale tranquillità e sicurezza dei propri mezzi, musicali e atletici. 

La musica può aiutare molto a dare questa sicurezza, sia prima dell'attività che durante, specialmente in una gara o in un allenamento molto lungo. Un qualcosa che scandisca un passo non veloce, ma sicuro, costante. Pensandoci, data anche la vaga somiglianza di capigliatura (dei tempi dell'album che citerò), un album molto adatto a questa funzione è "Humbug", dei britannici Arctic Monkeys. Forse altri loro album sono stati più vivaci, o più importanti musicalmente, ma il loro terzo lavoro, del 2009, rimane il mio preferito e il più ricercato, di sicuro quello più omogeneo e costante.

mercoledì 7 ottobre 2015

Musica in movimento: Foo Fighters - One by One

Quando nel 2013 la statunitense Rory Bosio vinse l'Ultra Trail di Mont Blanc (UTMB), l'ultratrail più importante del mondo, fece una prestazione incredibile. Non solo dominò a livello femminile, dove abbatté il record del percorso, ma arrivò persino ad un fantastico settimo posto assoluto. Di lei si conosceva poco, essendo la sua prima grande corsa in Europa. Si cercò di conoscerla meglio nell'ambiente trail, per capire che tipo fosse, e se avesse un segreto. Si scoprì che era (ed è tutt'ora) una praticante di yoga, e si pensò che le avesse dato enormi vantaggi per la gara. Vero, ma si poteva notare un'altra cosa osservando le foto dell'UTMB: aveva le cuffie, ergo, ascoltava musica.
Cosa potrebbe dare una grossa carica per tenere duro durante i momenti di crisi in una gara di 170 km a piedi, o comunque, in una qualsiasi attività fisica? Qualcosa di giovanile, potente, intenso, energico, e magari americano? Possono andare i Foo Fighters? Direi di sì. Eccome!

Parliamo dell'album della loro definitiva consacrazione, "One by One", del 2002. A dire il vero, quasi ogni loro album è stato una consacrazione, ma questo, forse per il tormento che aveva sotto (tra problemi vari e rischio di scioglimento), a me sembra il più adatto da ascoltare facendo sport.
La partenza è subito una bomba: il riff che è una semplice nota tenuta a lungo, la sussurrante voce di Dave Grohl (leggenda vivente del rock), calma parente, ma presto si esplode in una trascinante cavalcata, "All My Life", dove le diverse anime del gruppo si fondono in un'unica grande canzone.