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mercoledì 15 febbraio 2017

Musica in Movimento: King Crimson - Discipline

Non potevano mancare tra i consigli musicali i capostipiti del rock-progressive britannico, i King Crimson, tenuti in vita nel corso della loro storia da Robert Fripp, l’unico vero Re Cremisi, demiurgo e ispiratore principale della band, Sole intorno a cui hanno girato alcuni tra i migliori musicisti di alt/prog-rock a partire dal 1969. Proprio nell’esordio del ’69 i King Crimson hanno dato vita all’album progressive per antonomasia, “In The Court Of The Crimson King”, capolavoro entrato di diritto nella storia della musica. Ma se all’interno di “In The Court” era presente un romanticismo barocco (illuminato dalle poesie di Peter Sinfield e dalla meravigliosa voce del compianto Greg Lake), e nei successivi lavori spiccavano ora romanticismo minimalista (“Islands”), ora sperimentazione sonora (“Larks’ Tongues In Aspic”), ora impressionismo espressivo (“Red”), è con “Discipline”, del 1981 (dopo 7 anni di silenzio), che Robert Fripp e compagni offrono spunti adatti anche agli sportivi, per le ritmiche dinamiche, sebbene originali e di non sempre facile assimilazione.

mercoledì 13 aprile 2016

Musica in movimento: The Police - Reggatta de Blanc

Uno dei musicisti più conosciuti degli ultimi 40 anni è senza dubbio Sting, famoso anche per la sua prestanza fisica e per la presunta (auto dichiarata) capacità di lunghe sessioni di sesso tantrico. Vero o no che sia, è certo che i Police, gruppo di punta di fine anni '70 e inizio anni '80 di cui era leader, avevano con il loro reggae-rock una certa dose di ritmo perfettamente adatta come accompagnamento per sessioni sportive ad alto ritmo. Il loro migliore album è senza dubbio "Reggatta de Blanc" del 1979.

L'apertura è per l'immortale "Message In A Bottle", la loro canzone più famosa, un ritmo sempre incalzante e una melodia entrata nella storia. "Reggatta de Blanc" parte con funambolismi della batteria di Steward Copeland, mantenendo alte le dinamiche sonore nonostante la mancanza di un vero e proprio testo cantato.

mercoledì 2 dicembre 2015

Musica in movimento: The Strokes - Is This It

Qualche settimana fa ho letto un'intervista al ciclista Moreno Moser, in cui dichiarava di essere un grande amante di musica. Era tra i giovani più promettenti al suo passaggio tra i professionisti, per poi perdersi in difficoltà varie negli ultimi anni. Non ho capito bene quale genere di musica preferisse, ma pensando al ciclismo, ho pensato a qualcosa di ritmico, molto ritmico, adatto forse anche per sedute di spinning, o anche per la corsa, insomma, per ogni attività per la quale una base ritmica possa essere fondamentale. 

C'è un album, di soli 36 minuti di durata, adattissimo a questo ruolo. Si tratta di "Is This It" dei newyorkesi Strokes. L'album è del 2001 ed è stato a modo suo uno dei più importanti di inizio millennio. Gli Strokes possono essere amati o odiati, ma questo album è stato determinante per la storia del rock.

L'inizio è per il pezzo più morbido e lento, la title-track "Is This It", una specie di dolce e malinconica ninnananna, col basso di Nikolai Fraiture a dare ritmo sotto al cantato strascicato di Julian Casablancas. Passato il breve riscaldamento iniziale, con "The Modern Age" si entra nel vivo, con la ricetta che d'ora in poi sarà l'essenza della loro sonorità: la batteria pulsante di Fab Moretti a fare da metronomo costante, le chitarre di Albert Hammond Jr. e Nick Valensi a rincorrersi tra accordi semplici e insistenti e assolo freschi e mai auto compiacenti, e la voce di Casablancas passare tra un cantato da ubriaco ad urla post-punk. 

mercoledì 28 ottobre 2015

Musica in Movimento: Mars Volta - De-Loused on the Comatorium

L'importanza dell'attivazione psicofisica attraverso la musica è stata capita anche da Michael Phelps, il più medagliato della storia delle Olimpiadi. Era solito ascoltare musica fino a pochi istanti prima di entrare in vasca e distruggere avversari e record mondiali. Oltre l'attivazione, la musica può avere anche a un compito di aiuto ritmico, oppure di distrazione dalla fatica e dal dolore, oppure che aiutino ad entrare nel flow, quello stato mentale in cui si diventa un tutt'uno con il fegato atletico. Uno degli album che meglio di altri riesce a svolgere tutti questi aiuti è "De-Loused on the Comatorium", album del 2003 degli americani Mars Volta, gruppo rock con alcune origini portoricane tra i propri membri.
È una musica che non si può ben confinare in un genere. Hardrock, hardcore, progressive, psychorock, musica atmosferica, ritmi latini... Insomma, una vera babele sonora condensata in un'ora di energia e riflessione.