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giovedì 14 luglio 2016

Musica in movimento: Neil Young - Rust Never Sleeps

In questi giorni è in tour in Italia uno dei grandi della storia della musica, una vera leggenda vivente: Neil Young. Recentemente ha avuto grande successo Bruce Springsteen con le sue date nel nostro paese, altro grande della storia del rock americano, di maggior presa sul pubblico, quindi per questo più famoso del loner canadese, che invece ha dalla sua parte una ben maggior influenza sugli altri musicisti nordamericani, e in generale di tutto il mondo, al pari di Bob Dylan (non a caso Young è uno dei più coverizzati insieme a Beatles e Dylan).

È stato difficile scegliere un suo album da consigliare durante l'attività sportiva, talmente tanti i capolavori della sua carriera, spesso costellati da ballate intimiste e canzoni malinconiche ("After The Gold Rush", "Harvest", "Zuma", "Tonight's The Night", "American Stars'n' Bars" - con le sublimi ed irripetibili "Will to Love" e "Hurricane" -, e tanti altri). "Rust Never Sleeps", uscito nell'estate del 1979, può essere riconosciuto come uno dei più adatti, soprattutto per un'attività da svolgere in progressione di intensità, grazie alla divisione tra la prima parte acustica e pacata, e la seconda più rock e tirata.