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venerdì 13 ottobre 2017

Il riscaldamento mentale nel pre-gara

Esistono delle strategie per settare al meglio la mente nel periodo che immediatamente precede una competizione? La risposta è decisamente affermativa, ma può assumere forme differenti in relazione all'atleta che la pone. Molto utile a tale riguardo è comprendere il proprio motore mentale.
Non esiste una strategia che funzioni per tutti, ma esiste una strategia che funziona per me. Qualsiasi professionista proponga una tecnica "panacea" generica e generale è, a mio avviso, o poco competente o in mala fede. Il compito e la competenza di uno psicologo consiste nel comprendere il proprio interlocutore e nel fornire uno stimolo ad hoc relazionato ai suoi bisogni.
Quanto propongo nelle righe seguenti è di conseguenza solo uno spunto di riflessione e una possibilità da intraprendere, ma non un suggerimento valido per tutti. Se questa possa funzionare o meno dipende da una serie di variabili connesse alla personalità dell'atleta.

venerdì 22 gennaio 2016

Tecnica di rilassamento pre-gara: RCC Respiro Conto Cammino

Oggi vi presento una tecnica di rilassamento, che trovo veramente straordinaria. 

Le ragioni che rendono la tecnica RCC eccezionale sono la sua semplicità di realizzazione, combinata ad un'ottima efficacia. A queste motivazioni si aggiunge la possibilità di realizzarla in qualsiasi momento della giornata, senza che nessuno intorno a noi si possa accorgere che ci stiamo rilassando.

Potete utilizzare questa tecnica: a casa, al lavoro, mentre passeggiate per la strada e prima di una competizione. Se siete un nuotatore potete provare ad inserirla mentre vi incamminate verso il trampolino di partenza, se siete un runner mentre vi accingete ad entrare in griglia, se siete un calciatore mentre siete in fila e con la vostra squadra vi dirigete al centro del campo per il fischio di inizio.

venerdì 30 ottobre 2015

La tecnica di rilassamento e di concentrazione del punto colorato

Avete mai sentito parlare della vittoria del golfista Louis Oosthuizen nel British Open a St. Andrews nel 2010 e di come questa sia stata favorita dalla tecnica dalla tecnica di rilassamento del "punto colorato"?
Louis Oosthuizen aveva concordato con Karl Morris, suo psicologo dello sport, di partecipare al torneo dei British Open per affinare al meglio la sua tecnica di tiro, affiancando questo compito all'utilizzo della tecnica del "punto colorato". Sgravato dalla pressione per la vittoria, ad ogni tiro riuscito la fiducia in se stesso cresceva, come cresceva anche il punteggio. Louis Oosthuizen terminò con un vantaggio di 7 punti sul secondo classificato.

lunedì 19 ottobre 2015

Dialogo col campione: Samuele Porro

Samuele Porro è un biker di spicco nel panorama nazionale e internazionale, che si dedica principalmente alla specialità MTB Marathon. Laureato campione italiano nel 2014 e nel 2015 è attualmente campione in carica. Da pochi giorni ha riportato l'Italia, dopo 32 anni senza successi, sul gradino più alto del podio alla Roc d'Azur prestigiosa competizione in territorio francese.
Ciao Samuele, in questi anni ti stai proponendo come uno degli atleti di maggiore spicco nel panorama della Mountain Bike. Quali sono, secondo te, gli aspetti caratteriali che contraddistinguono un atleta portato per questo sport? Alcuni di questi sono specifici per il biker e non per il ciclista?

Il mio sport, come anche il ciclismo, è uno sport di sacrificio, fatica e resistenza. Un atleta per farcela deve quindi avere voglia di arrivare, oltre ad essere contraddistinto dalla capacità di porsi degli obiettivi.
I tratti forse più importanti sono il saper essere un "calcolatore" e l'essere metodico nel programmare il percorso di avvicinamento ad un obiettivo. Nulla è lasciato al caso! Anche se non amo la parola "calcolatore", credo che per costruire con gradualità serva questo. Solo un lavoro contraddistinto da metodo ti permette una crescita costante.
Rispetto al ciclismo la MTB è uno sport più legato alla sfera individuale e, seppure conti lo spirito di squadra, l'individuo assume un ruolo di spicco. La squadra c'è, ma serve a supportare e a permettere che un atleta si esprima al meglio delle sue possibilità.

venerdì 4 settembre 2015

Percezione della fatica e aspettative di durata

La percezione di star facendo fatica ha una componete oggettiva, camminare per 50 km in piano genererà un maggiore senso di fatica che fare 10 km in piano, ma ha anche una rilevante componente soggettiva.

La componente soggettiva risponde a diverse variabili tra cui compaiono sia la struttura di personalità di un atleta, come anche i suoi modelli di pensiero e ragionamento. Questi due aspetti sono intimamente connessi, ma non sono sovrapponibili. Possiamo quindi leggerli e lavorare su di essi in modo separato, anche se modificando alcuni aspetti dell'uno, influenzeremo l'altro 

In questo articolo tralasceremo i tratti di personalità che influenzano i diversi modi di percepire l'intensità della fatica e ci soffermeremo su un modello di ragionamento specifico: l'aspettativa di durata dell'attività fisica.

Ebbene si, il livello di fatica che percepiamo non dipende solo dalla difficoltà dell'attività fisica che stiamo svolgendo, ma è strettamente connesso alle aspettative di durata che noi abbiamo rispetto quell'attività. In parole povere, più saremo preparati mentalmente ad affrontare una gara o un allenamento impegnativo e lungo, meno percepiremo senso di fatica, mentre meno ci saremo prefigurati la durata dello sforzo più percepiremo il senso di fatica.

venerdì 28 agosto 2015

Un mese di esercizi di rilassamento e concentrazione

Questo mese abbiamo presentato 4 esercizi, tutti molto semplici ma altamente efficaci. Nei prossimi mesi ci concentreremo su alcuni concetti specifici della psicologia sportiva, andando progressivamente ad approfondirli settimana dopo settimana.

Prima però vogliamo proporre un rapido riassunto degli esercizio presentati questo mese. Se foste interessati a scoprire di più su questi esercizi, potete cliccare su ogni titolo.


sabato 15 agosto 2015

Rilassamento pre-gara: 'toccare il respiro'

Oggi presenteremo un esercizio di rilassamento molto utile per accrescere la consapevolezza del proprio respiro durante l'allenamento o la competizione.

Lavorare sul respiro può permettere di distendere delle piccole tensioni, che assorbono una minima parte della nostra energia sottraendola alla pratica sportiva. Il respiro è inoltre la fonte principale che il nostro corpo utilizza per acquisire "benzina" dall'ambiente, esserne consapevoli e saper gestire meglio questo aspetto è quindi una possibilità di fare il "pieno" in più momenti della pratica sportiva.

Per lo svolgimento di questo esercizio è necessario distendersi per terra e avere a disposizione un asciugamano. Consigliamo quindi lo svolgimento di questo esercizio presso la propria abitazione o nella stanza dove alloggiate.



Ecco i passaggi da seguire per svolgere l'esercizio:

  • Stendetevi per terra tenendo la pancia verso l'alto. Flettete le ginocchia fino a fare in modo che la pianta dei piedi sia completamente appoggiata al terreno. Tenete i piedi distanziati di circa 30 cm e le braccia abbandonate lungo il corpo. La testa rimane dritta e gli occhi sono chiusi;
  • Prendete un pò di tempo per concentrarvi sul contatto del vostro corpo con il terreno e osservate come il respiro fa gonfiare e sgonfiare il vostro addome;
  • Ora appoggiate le vostre mani, una sul cuore e l'altra sulla pancia;
  • Inspirate profondamente immaginando che l'aria che entra nel vostro corpo vada a toccare i punti dove sono disposte le vostre mani;
  • Provate a spostare le vostre mani e procedete con la respirazione per qualche minuto.

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venerdì 7 agosto 2015

Rilassamento pre-gara: 'sgocciolare la mente'

Oggi presenteremo un semplice esercizio di rilassamento utile per liberare la mente da possibili pensieri negativi, che potrebbero inficiare la capacità per un atleta di concentrarsi esclusivamente sulla gara alle porte. 

L'esercizio richiede pochi minuti e può essere svolto durante la normale fase di riscaldamento, magari inserendolo in coda agli esercizi di stretching. 



Per effettuare l'esercizio basta seguire alcuni passaggi, che di seguito andremo a elencare:

venerdì 31 luglio 2015

Concentrazione pre-gara: la tecnica del mandarino

Questa tecnica viene normalmente presentata in corsi di lettura veloce o di apprendimento rapido, indirizzandola a un pubblico di studenti universitario o manager aziendali.
Il suo scopo consiste nel favorire la creazione di uno stato di marcata concentrazione, attenzione e recettività. Può essere utilizzata prima di iniziare un compito che richiederà l'utilizzo di tutte le risorse a nostra disposizione. Studiare un libro, preparare una presentazione, pianificare un bussiness plan, possono essere esempi di quali attività possano trarre giovamento dall'utilizzo di questa tecnica.