venerdì 30 giugno 2017

Tecnica di concetrazione: l'arcobaleno

Concentrarci non significa solo accrescere la concentrazione. Spesso significa sottrarre, lasciare spazio, fare in modo che la mente si liberi. Seguendo un'ottica sottrattiva, ci troveremo improvvisamente concentrati.
La tecnica dell'arcobaleno, suggerita da A. Jodorowsky nel suo libro "Psicomagia", agisce in questa direzione. Impegnandosi in una semplice attività, le parole ed i pensieri iniziano a dissolversi e la concentrazione germoglia come autogenerandosi.

martedì 27 giugno 2017

Vampeta: un Gabigol con baffo e sorriso

Metà vampiro, metà diavolo, un intero fallimento in campo. La parabola calcistica del calciatore più disprezzato e ‘perculato’ dalla tifoseria nerazzurra. Se non l’aveste capito, si parla di Marcos André Batista Santos, meglio noto come Vampeta. 



Vampeta è un lampo verdeoro con i baffi, un momento di pura estasi e sorrisi nei ricordi degli amici juventini, un fallimento nella memoria dei tifosi nerazzurri, un macigno da trenta miliardi di lire per Massimo Moratti. 30 miliardi, tanto lo pagò l’ex presidente nerazzurro nel 2000, quando lo soffiò alla Fiorentina, dopo che Antognoni lo definì un ‘Tardelli moderno’. Vampeta, l’unione di vampiro e diavolo che popola ancora gli incubi di molti di noi.

giovedì 22 giugno 2017

Tecniche di rilassamento: la respirazione 4-6-4


Nell'articolo di oggi proponiamo un esercizio, pratico e semplice, utile a ridurre lo stato di attivazione, attraverso il controllo cosciente del ritmo del respiro. Il tempo necessario per svolgere questa attività è di circa un minuto. Può quindi essere inserita in diverse fasi che precedono la competizione o in frangenti della competizione stessa.

Quando utilizzare la respirazione 4-6-4? Durante la giornata che precede la gara, inserendola tra gli esercizi del riscaldamento; in griglia di partenza; durante gli intervalli previsti dalla competizione.

martedì 20 giugno 2017

Tout pour le Tour: Greg LeMond

Ci sono corridori che ci mettono anni a trovare la propria strada, tra gregariato e capitani pesanti. Corridori che non riescono mai a uscire dall’ombra, rimangono in gruppo, vivendo per qualche momento di gloria. Capitani e gregari, due facce della stessa medaglia, aiutarsi e vincere insieme.
Non sempre, però, la differenza tra capitano e gregario è così netta. A volte, infatti, il nuovo che avanza è talmente forte da sconvolgere gli equilibri e mettere in difficoltà anche chi, l’anno prima, aveva vinto il Tour de France. Si pensi a Jan Ullrich e Bjarne Riis, 1996 e 1997, con il gregario in rampa di lancio più forte del capitano ultratrentenne. Si pensi a Greg LeMond e Bernard Hinault.

1986, l’americano aveva 25 anni, non aveva ancora raggiunto la piena maturità fisica, ma il suo indiscutibile talento lo avevano portato a una continua e costante progressione, un rapido salire di colpi cominciato con la vittoria nel campionato del mondo su strada e proseguito con due podi consecutivi al Tour. Terzo prima, secondo dopo. Due podi, alle spalle di qualcuno che, fino a quel momento, era un dominatore assoluto. Hinault, nel 1986, aveva già vinto 5 Tour de France e poteva tentare l’impresa sfuggita a due grandi delle due ruote come Anquetil e Merckx. 32 primavere sulle spalle, l’ultima occasione per provarci.

martedì 13 giugno 2017

Dialogo col campione: Pasquale Maione

Pasquale Maione è un giocatore di pallamano, che milita tra le fila della Junior Fasano.

Pivot e capitano della Nazionale italiana, Pasquale Maione vanta nel suo palmares: 1 Coppa Italia con Secchia; 1 Scudetto e 1 Coppa Italia con Conversano; 2 Scudetti e 2 Coppe Italia con Bolzano; 1 Scudetto e 1 Coppa Italia con Fasano.

Con la Nazionale Italiana ha raggiunto un quarto posto ai Giochi del Mediterraneo del 2013.









Se il successo fosse il risultato di testa, doti atletiche e allenamento, quali percentuali assegneresti a queste componenti? 

Allenamento 45%; Testa 35 %; Doti atletiche 20%.

mercoledì 31 maggio 2017

Libreria dello sport: Ciclismo. Teoria e pratica dell'allenamento

Chi è l'autore: Francesco Confalonieri e Fabio Vedana.

Di cosa parla: seppure questo non sia un libro estremamente recente, riesce a fornire una panoramica di tutte le componenti che permettono una crescita sportiva sulle due ruote.
Il libro si concentra su numerosi argomenti: cenni di fisiologia dell'esercizio fisico; teoria dell'allenamento; pratica dell'allenamento; fatica e sovrallenamento; valutazione funzionale; approccio alla gara; scelta della bicicletta; alimentazione e integrazione; cardiofrequenzimetro; programmi di allenamento.

A chi può interessare: Indicato per gli amatori evoluti che desiderano scoprire i principali allenamenti praticabili sulle due ruote e che desiderano ragionare sulla strutturazione di un piano di allenamenti. 

lunedì 29 maggio 2017

L'importanza dei genitori nello sport

La passione genera passione? Nello sport sembrerebbe proprio così! Un'indagine svolta da CONI e Istat nel 2014, evidenzia come lo svolgimento di un'attività sportiva da parte di bambini e adolescenti sia strettamente connessa alla concezione che dello sport viene fornita dai genitori e dall'importanza che lo sport riveste per loro.

I dati parlano chiaro, seppure siano di estrema semplicità. Molto più frequente è trovare un giovane che pratica sport quando anche i genitori lo praticano. Concentrandoci sulla fascia d'età che va dai 3 ai 24 anni, possiamo constatare che, se entrambi i genitori sono sportivi, nel 79,1% dei casi loro figlio praticherà SPORT. Se, invece, solo uno dei due genitori pratica sport la percentuale scende al 42,2% dei casi.