È nelle sale cinematografiche in questi giorni il documentario di Andrew Dominik, “One More Time With Feeling”, incentrato su Nick Cave e la lavorazione dell’album “Skeleton Tree”, fortemente influenzato dalla tragica scomparsa del figlio 15nne nel luglio 2015. Ero intenzionato a proporre questo suo lavoro, intenso, profondo, bellissimo, ma forse un po’ troppo “pesante” da ascoltare durante un’attività fisica. Quindi, tra i tantissimi capolavori della incredibile e camaleontica carriera del grande cantautore australiano, opto per “Murder’s Ballad”, sorta di summa tra il proto-punk anni ’80, ossessivo, ossessionato, drammatico, e la successiva tappa più melodica, fatta di canzoni malinconiche che hanno caratterizzato i suoi anni 2000. C’è violenza, tantissima violenza in questo con album del 1996 che racconta di omicidi, killer psicopatici e tragiche e morbose storie d’amore finite tragicamente, ma anche melodia, creando ossimori dal fortissimo impatto. Insomma, non si salta a ballare, ma l’incedere è continuo, adatto per accompagnare ritmi medi.
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mercoledì 28 settembre 2016
mercoledì 10 febbraio 2016
Musica in Movimento: PJ Harvey - Stories from the City, Stories from the Sea
Una delle voci rock femminili più ammirate e apprezzate al mondo (e purtroppo mai abbastanza in Italia) è sicuramente quella della britannica PJ Harvey.
Tormentata, contorta, complessa, feroce, ma allo stesso amabile, sensuale, affascinante, nella sua carriera ha più volte cambiato percorso musicale, passando dal rock ad impronta grunge degli inizi ad una ricercatezza sonora e artistica sempre più complessa negli ultimi lavori. In mezzo alla sua mirabile discografia si trova l'album "Stories from the City, Stories from the Sea", pubblicato nel 2000, teoricamente una sorta di passaggio più melodico e pop, ma costituito comunque di ottime canzoni rock e di ritmo come sempre intenso. Ascoltarlo durante un'attività sportiva può essere di ottimo aiuto, senz'altro, soprattutto se si necessita di momenti di respiro tra una tirata e l'altra.
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