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giovedì 8 dicembre 2016

Musica in movimento: Arcade Fire - Funeral

Rimane a volte un mistero capire come in Italia alcuni gruppi musicali (o artisti in generale), da grande fama e successo internazionale, non riescano proprio a decollare. Destino condiviso da alcune band che vendono milioni di copie nel mondo, facilmente primi nelle classifiche di vendite e contemporaneamente elogiate dalla critica musicale. Uno dei casi che reputo più eclatanti riguarda gli Arcade Fire, gruppo canadese autore nel 2004 di un album d'esordio davvero epocale, "Funeral", considerato quasi all'unanimità dal mondo musicale come uno dei migliori prodotti del primo decennio del nostro secolo. 

La loro ricetta musicale consiste in una sorta di collage tra il new wave fine anni '70, i primi U2, il David Bowie di Ziggy Stardust (in particolare nella voce), sound potente e variegato, arrangiamenti ricchi e ben curati, gusto per il barocchismo senza esasperazioni (che hanno invece condannato i Muse, ad esempio), capacità (mai semplice) di unire drammaticità a positività di fondo. Il senso del ritmo incessante, tipico della nuova new wave (e in questo simili agli Interpol), permette di sfruttarne le potenzialità anche durante attività sportive.