Calcio e bombe, di solito, le immaginiamo in bianco e nero,
ambientati in una cornice europea, magari durante la Seconda Guerra Mondiale,
un binomio relegato a una parte della nostra storia, come se la violenza
associata allo sport, da quel momento in poi, fosse diventata solo una
questione di hooligans.
Eppure calcio e bombe non sono solamente guerre mondiali,
Europa e Razzismo, ma anche Centro America, guerre civili e guerre di civiltà,
nonostante di civile avessero ben poco.
C’è un conflitto, denominato appunto ‘La Guerra del Calcio’, durato dal 14
Luglio al 18 Luglio 1969 tra Honduras ed El Salvador. Un conflitto tra i più
sanguinosi del secondo dopo guerra, il quale ha causato 5700 morti e 50000
sfollati.